La Chimica Arenella è stato un’importante polo industriale di Palermo.
La sua storia inizia nel 1909, con l’inaugurazione dell’Industria Chimica Goldemberg: attività industriale fondata da imprenditori tedeschi e italiani, tra i quali anche la famiglia dei Florio.
In breve tempo l’industria acquisì una notevole importanza nel suo settore.
Durante il primo conflitto bellico i dirigenti e gli operai tedeschi furono chiamati in patria, a gestire il polo industriale rimase il personale locale che mantennero la produzione di disinfettante, che era molto richiesto dagli ospedali durante la guerra.
Al termine della guerra la produzione continuò soprattutto con l’acido citrico, del quale, la Chimica Arenella, divenne il maggior produttore del tempo.
Quando scoppiò il secondo conflitto mondiale, la fabbrica continuò la normale produzione, affiancandola a quella di prodotti allora molto richiesti come la melassa ed il lievito di birra.
Alla fine del periodo bellico le attività fallirono per via della corruzione e della mafia.
Nel 1987 l’industria chiuse definitivamente e la struttura restò abbandonata a se stessa.
Negli anni passati si è pensato ad un progetto di recupero che non si è portato avanti a causa del disinquinamento dei luoghi ed altre problematiche ed inerzia amministrative.
A causa della lentezza della burocrazia i fondi europei che dovevano finanziarlo sono andati persi e l’intero sito oggi versa in un gravissimo stato di degrado. Oggi gli edifici che un tempo erano luogo di produzione, dopo svariati crolli, sono ormai ridotti a ruderi e gli spazi aperti sono di fatto diventati un’enorme discarica.
Per raccontare la storia di questo luogo ho pensato di utilizzare il bianco e nero, che penso descriva meglio questo ambiente “surreale” e ne esalti il fascino, soprattutto negli interni con i giochi  di luci e ombre.
Tracce di Memoria
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